La psicoterapia cognitivo-comportamentale (PCC) sta assumendo il ruolo di trattamento psicologico d’elezione per molti problemi emotivi e
comportamentali. Tale modello postula una complessa relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti, sottolineando come molti dei nostri problemi (tra i quali quelli emotivi) siano influenzati
da ciò che facciamo e ciò che pensiamo nel presente, qui ed ora. Questo vuol dire che agendo attivamente ed
energicamente sui nostri pensieri e sui nostri comportamenti attuali, possiamo liberarci
da molti dei problemi che ci affliggono da tempo.
Si tratta di una disciplina scientificamente fondata, la cui validità è
suffragata
da centinaia di studi, principalmente, ma non solo, per la diagnosi e la cura in tempi
brevi di:
- Depressione e disturbo bipolare;
- Ansia, fobie, attacchi di panico e ipocondria;
- Ossessioni e compulsioni;
- Ansia o preoccupazione generalizzate;
- Disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia, etc.);
- Stress, disturbi psicosomatici e cefalee;
- Disfunzioni sessuali (eiaculazione precoce, anorgasmia, etc.);
- Abuso e dipendenza da sostanze (alcool, droghe, etc.);
- Disturbi della personalità;
- Insonnia;
- Difficoltà a stabilire e mantenere relazioni sociali e comportamento impulsivo;
- Problemi di coppia;
- Difficoltà nella scuola o nel lavoro;
- Bassa autostima
1. è pratica e concreta
2. è centrata sul qui ed ora:
La PCC è centrata sul presente e sul futuro molto più di
alcune
tradizionali terapie e mira ad ottenere dei cambiamenti
positivi, ad aiutare il paziente a uscire dalla trappola
piuttosto
che a spiegargli come ci è entrato.
3. è a breve termine: Il terapeuta è comunque generalmente
pronto a dichiarare inadatto il proprio metodo nel caso in
cui
non si ottengano almeno parziali risultati positivi,valutati
dal
paziente stesso, entro un numero di sedute prestabilito.
La durata della terapia varia di solito dai tre ai dodici
mesi,
a seconda del caso, con cadenza il più delle volte
settimanale.
4. è attiva e collaborativa: Paziente e terapeuta lavorano insieme
per capire e sviluppare strategie che possano indirizzare
il paziente alla risoluzione dei propri problemi. La PCC è
infatti
una psicoterapia breve basata sulla collaborazione tra
paziente
e terapeuta. Entrambi sono attivamente coinvolti
nell'identificazione delle specifiche modalità di pensiero
che possono essere causa dei vari problemi. Il paziente
potrà
scoprire di aver trascurato possibili soluzioni alle
situazioni
problematiche. Il terapeuta aiuterà il paziente a capire
come
poter modificare abitudini di pensiero disfunzionali e le
relative
reazioni emotive e comportamentali che sono causa di
sofferenza.
5. è scientificamente provata: È stato dimostrato attraverso studi
controllati che i metodi cognitivo-comportamentali
costituiscono
una terapia efficace per numerosi problemi di tipo
clinico.
E’ stato dimostrato che la PCC è efficace almeno quanto
gli
psicofarmaci nel trattamento della depressione e dei disturbi
d’ansia,
ma assai più utile nel prevenire le ricadute.